Castel Savoia






Benvenuti
Uno degli ultimi grandi castelli a essere edificato in Valle d’Aosta, il Castel Savoia è prima di tutto la materializzazione di un sogno romantico e il frutto della volontà di una donna: Margherita di Savoia, prima regina d’Italia.
Il maniero, edificato a 1441 m di altitudine, nel bel mezzo di un vasto parco di conifere non ha eguali in Valle d’Aosta. Svincolato da qualsiasi necessità difensiva o da presupposti storici, dinastici e territoriali, la scelta del sito è legata esclusivamente al suo valore paesaggistico e ambientale e, in particolare, alla splendida vista che offre sul Massiccio del Monte Rosa e l’alta Valle del Lys.
che accompagna le aspettative dei visitatori mentre salgono verso l’ingresso.
Castel Savoia, con il suo profilo volutamente romantico, in puro stile neogotico, risponde al gusto e alle scelte di una aristocrazia che, sul finire del Ottocento, sente vacillare le sue prerogative e il venir meno dei propri privilegi, un’elite che trova rifugio e conforto nelle certezze di un lontano passato e nel mito di un medioevo idealizzato che consola e appaga dalle inquetudini e dall’ansia del presente.
Furono proprio Umberto I e la stessa Margherita a posare la prima pietra del cantiere, il 24 agosto 1899, ma appena un anno dopo, lo stesso re Umberto perderà la vita in un attentato a Monza per mano dell’anarchico Gaetani Bresci. appena un anno prima dal regicidio di Monza che troncherà la possibilità al re di vedere il castello ultimato. Margherita trascorrerà dunque
Il lusso discreto e mai ostentato dei suoi splendidi interni nasconde anche un’attenzione particolare per le comodità moderne apprezzate, a quanto si racconta, proprio dalla prima regina d’Italia. L’accesso in auto fino alla porta d’ingresso, il telegrafo, le cucine esterne per tener lontani gli odori di cibo, l’elettricità ma anche un ingegnoso sistema per chiamare la servitù in ogni stanza fanno di Castel Savoia un castello diverso da tutti gli altri e proiettato già nella modernità.
Ma Castel Savoia emana anche una certa malinconia, i suoi interni esprimono la solitudine di una donna che trascorrerà qui il tramonto della sua esistenza. di una vita ormai lontana dai riflettori e dei fasti del Quirinale. Qui Margherita troverà il conforto di un rifugio, di una vita semplice fatta di contemplazione e di tranquille passeggiate…., privata anche dalla compagnia del suo fedele amico e compagno di tante avventure: il Barone Luigi Beck Peccoz, privata del suo titolo e dagli splendori delle serate al quirinale…
Margherita di Savoia, che si fece costruire un castello per una finestra: quella del suo studiolo per contemplare l’amato Monte Rosa, rimase un’assidua frequentatrice di Gressoney e di Castel Savoia fino alla fine della sua esistenza. Ogni estate non mancò mai all’appuntamento. Sincera appassionata di montagna, per lei questo luogo rappresentava un rifugio sicuro, un luogo dove ritrovare la propria intimità e trascorrere giornate in semplicità, lontano dal protocollo, lontano dai riflettori e dagli obblighi di corte.
Castel Savoia nel tempo
1889
Primo soggiorno di Margherita di Savoia (1851-1926) nella valle di Gressoney dove ritornerà ogni anno, d’estate, fino al 1925. Da quell’anno e fino al termine dei lavori di costruzione di Castel Savoia, la sovrana sarà ospite nella villa del fedele amico, il barone Luigi Beck Peccoz, realizzata nel 1883, non lontano dal centro storico di Gressoney-St-Jean.
1893/1894
Memorabile ascesa di Margherita di Savoia sulla Punta Gnifetti, a 4454 m di altitudine, compiuta nell'agosto 1893.
La reale comitiva pernottò nella capanna-osservatorio costruita l'anno precedente in onore della regina.
Nel 1894 muore il barone Luigi Beck Peccoz, stroncato da un infarto durante una traversata in montagna. Da allora la Regina non volle mai più salire sul Monte Rosa, limitandosi a passeggiate nei dintorni di Gressoney.
1899
Posa della prima pietra di Castel Savoia con una solenne cerimonia, il 24 agosto 1899. Per il progetto verrà chiamato l'architetto di corte Emilio Stramucci. Il maniero sarà realizzato in stile neo-medievale, in voga in quelli anni.
Carlo Cussetti realizzerà le pitture ornamentali mentre i soffitti a cassettoni, le boiseries e gli arredi saranno opera dell'intagliatore torinese Michele Dellera.
1900
Il re Umberto I viene assassinato a Monza, il 29 luglio, per mano dell’anarchico Gaetano Bresci. Umberto non vedrà mai la conclusione dei lavori del castello.
1904
Inaugurazione di Castel Savoia anche se gli ultimi lavori si protrarranno fino al 1907.
1926/1936
Margherita di Savoia si spegne il Dieci anni dopo la morte di Margherita, Vittorio Emanuele III vende la proprietà al Cavalier Moretti. Gli arredi sono smembrati, in parte venduti e in parte trasferiti a Racconigi.
Appunti di visita
Castel Savoia preserva la sua intimità fino all’ultimo istante e solo dopo aver varcato il cancello di legno, che segna l’inizio del vasto parco, e percorso un lungo tratto di strada sterrata si raggiunge, come per incanto, alla vista dell’agogniato maniero. Lì, di fronte a noi, troneggia sopra un piccolo giardino botanico il turrito maniero.
L’esterno del castello, offre alla vista un articolato profilo con ben cinque torri cuspidate l’una differente dall’altra, che attorniano un corpo centrale quadrato accentuandone l’aspetto fiabesco e romantico della dimora. I muri si presentano interamente costruiti in pietra da taglio grigia proveniente da cave locali ma in alcuni casi si fece anche largo impiego di un impasto di cemento a imitazione delle pietre naturali.



La visita continua sotto il porticato, situato sul lato orientale del cortile, dove troviamo l’antico ingresso del palazzo oltre a 6 splendide lunette affrescate che rappresentano momenti di vita quotidiana del tempo. Non abbiamo certezze sugli autori ma il valore di queste scene riveste un’importanza molto rilevante nella storia figurativa europea in quanto rara testimonianza visiva di vita quotidiana del tempo. Le 6 scene rappresentano: il corpo di guardia, la bottega del fornaio e del beccaio, il mercato, la bottega del sarto, la bottega dello speziale e infine le bottega del pizzicagnolo.
Dal porticato si entra, poi, nella sala da pranzo, un ambiente coperto da una volta a crociera multipla e riccamente arredato secondo le scelte fate a fine Ottocento da Vittorio Avondo. Segue la cucina, con uno splendido pavimento in pietra locale, due enormi camini e suddivisa in 2 da una cancellata in legno.
Si sale poi al primo piano per entrare nella cappella. Questa presenta una pianta allungata con 5 campate e volte a crociera. Il presbiterio è protetto da una bella cancellata in legno oltre la quale troviamo affrescati la Dormizione della Vergine sulla parete di sinistra e i quattro Dottori della Chiesa nelle volte. In fondo, troneggia un bellissimo altare a sportelli con elementi lignei dorati e ante dipinte tipici della cultura figurativa del Nord delle Alpi.
Dopo la cappella, il percorso di visita raggiunge il loggiato superiore da dove è possibile ammirare, dall’alto, il cortile e il piccolo giardino interno. Passata una porta sopra la quale troviamo una scritta che ci ammonisce del pericolo di oltrepassarala per chi parla male degli altri (!) si raggiunge attraverso la splendida scala e chiocciola, la camera da letto di Giorgio di Challant e il suo piccolo oratorio privato completamente affrescato. Oltre al letto a baldachino possiamo ammirare anche il bel camino sopra il quale è stato dipinto lo stemma del mecenate.
Si attraversano, in seguito, diversi ambienti spogli, si passa a fianco delle latrine, si oltrepassa una delle tante camere da letto per poi giungere alla Camera del Re di Francia, caratterizzata da un soffito dipinto di blu decorato con una multitudine di gigli color oro simbolo della monarchia francese e elemento che ha dato il nome alla stanza. Qui, si trovano vari arredi tra i quali vale la pena soffermarsi di fronte allo splendido letto a baldacchino, il solo originale del castello.


Si scende di un piano usando lo spettacolare viré, scala a chicciola autoportante e autentico capolavoro architettonico, per arrivare al piano sottostante che ospita oggi una serie di ambiente dedicati alla figura di Vittorio Avondo: intellettuale, collezionista e artista, che a fine Ottocento salvò il castello dal degrado e dedicò gli ultimi anni della sua esistenza a restaurarlo, rendendoli il suo antico splendore e donandolo infine allo stato nel 1907. In una sala è possibile ammirare un grande dipinto realizzato nel 1880 dall’artista piemontese Federico Pastoris intitolato Ritorno di Terra Santa e ambientato a Issogne. L’ultima suggestiva sala di questo piano viene chiamata Sala d’armi, per la presenza di una piccola collezione di armi antiche raccolte da Avondo.
Infine, la visita termina al pian terreno dove troviamo la bellissima Salle Basse, il salone di rappresentanza del castello con le pareti interamente affrescate. Su una parete si apre ai nostri occhi la visione di un finto porticato sostenuto da colonne in marmo e vetro attraverso le quali scorgiamo scene, paesaggi e vedute di gusto nordico. Sopra il camino lo stemma di Giorgio di Challant e di fronte un curioso Giudizio di Paride.
Perché visitare Castel Savoia?
I suggerimenti di Trek in Art
Merita senz’altro una visita per la sua meravigliosa atmosfera, per la bellezza unica del suo cortile con la Fontana del Melograno, per i suoi numerosi e preziosi affreschi considerati tra i più interessanti della Valle d’Aosta e per le numerose e misteriose scritte che ricoprono le sue pareti. Una visita assolutamente da non perdere!
Il Castello di Issogne vi trasporta in un sogno di arte e bellezza. Per apprezzare appieno l’atmosfera unica del sito, consiglio, se ne avete la possibilità, di evitare i fine settimana, i festivi e l’alta stagione turistica. Farvi accompagnare da una guida turistica vi permetterà di cogliere appieno il senso e il significato delle opere e dei graffiti al suo interno.
Informazioni pratiche
Orari
Il Castel Savoia è aperto tutto l'anno!
Da ottobre a marzo: 10.00 - 13.00 e 14.00 - 17.00
Da aprile a settembre: 9.00 - 19.00
Ultima visita: 30 min prima della chiusura.
Chiuso tutti i lunedì tranne luglio e agosto e festivi.
Chiuso il 25 dicembre e 1° gennaio.
Chiusure straordinarie: dal 02 al 15 aprile 2024
e dal 30 settembre al 14 ottobre 2024
Come arrivare
Il Castello Savoia è situato nel comune di Gressoney-St-Jean, a 77 km da Aosta e a 28 km da Pont-St-Martin.
Dal casello autostradale di Pont-St-Martin, situato nei presso del paese omonimo, prendere prima la SS 26 in direzione Torino e, alla seconda rotonda, girare a sinistra e seguire le indicazioni per Gressoney. Arrivati in località Ondro Verdebio, poco prima di giungere al centro di Gressoney-St-Jean, girare a sinistra e seguire le indicazioni fino ad arrivare al parcheggio messo a disposizione dei visitatori. L'ingresso è situato a 10 min a piedi entrando nel parco.
Tariffe
Biglietto intero: € 10,00
Ridotto: € 7,00 (visitatori accompagnati da una guida turistica locale)
Ridotto ragazzi 19-25 anni: € 3,00
Gratuito: bambini e ragazzi fino a 18 anni compiuti.
Per altre riduzioni, gratuità e convenzioni, contattare il castello.
Altre info
La visita del castello non è libera, chi entra senza guida turistica sarà accompagnato dai custodi del sito, ogni ora ad orari fissi.
Sito accessibile ai disabili in sedia a rotelle. E' possibile accedere con l'auto fino all'ingresso, previa telefonata alla biglietteria
Sono ammessi animali domestici di piccola taglia, tenuti in braccio o in apposito trasportino.
Si consiglia un abbigliamento adeguato in quanto il castello non è riscaldato.
Per ogni altra informazione chiamare il n° (+39) 0125 355396
Perché scegliere Trek in Art per la vostra visita?
Tempo ottimizzato
Nessuna perdita di tempo! Con Trek in Art avete la certezza di entrare all'ora concordata al momento della prenotazione perché le guide hanno diritto ad orari fissi a loro riservati.
Risparmio assicurato
Se organizzate la vostra visita accompagnati da Trek in Art, avete sempre diritto al biglietto d'ingresso ridotto. Questo, per un gruppo, si traduce in un importante risparmio.
Professionalità garantita
Trek in Art vi dà la garanzia de essere accompagnati solo da guide patentate e ufficiali della Valle d'Aosta, tutte altamente professionali e con molti anni di esperienza sul campo.
Sicurezza prima di tutto
Scegliere di farsi accompagnare da Trek in Art è una garanzia per la vostra sicurezza, significa godersi la giornata senza pensieri e avere al vostro fianco un esperto per qualsiasi imprevisto.
Castel Savoia per i gruppi e le scolaresche
La garanzia di vivere insieme un’esperienza indimenticabile
Gruppi adulti
Per tutti i gruppi accompagnati da Trek in Art la tariffa d’ingresso è sempre ridotta per tutti. Quindi, se entrate con noi al Castello di Issogne e siete un gruppo di 50 persone paganti, con più di 25 anni, risparmiate subito 150€!
L’ingresso è gratuito, invece, per tutti i bambini e i ragazzi fino a 18 anni compiuti, mentre se qualcuno del gruppo ha tra i 19 e i 25 anni compiuti l’ingresso costa solo 3€.
La gratuità, infine, è concessa a tutti i possessori dell’Abbonamento Musei Lombardia o Abbonamento Musei Piemonte.
Anche i soggetti portatori di handicap in possesso della certificazione di cui alla legge 104/92 e i loro accompagnatori entrano gratuitamente.
Le condizioni tariffarie elencate qui sono quelle in vigore dal mese di gennaio 2024. Per altre agevolazioni, gratuità o informazioni sulle tariffe del Castello di Issogne contattare il numero: (+39) 0125 929373
Se il vostro gruppo si muove in autobus, il vostro autista dovrà obbligatoriamente seguire le indicazioni e parcheggiare sull’ampio piazzale messo a disposizione per i visitatori del castello situato sulla destra, arrivando in paese. Questo parcheggio è situato a 5/10 min a piedi dall’ingresso del maniero.
Nel parcheggio non ci sono servizi igienici pubblici, li troverete sull’altro parcheggio riservato alle auto, situato appena fuori dall’ingresso del castello.
Sul piazzale riservato agli autobus è presente un distributore d’acqua.
A meno di accordi diversi, l’incontro con la guida avviene solitamente nel parcheggio sopra indicato. Da lì, il gruppo verrà accompagnato, a piedi, fino all’ingresso del castello.
Dal parcheggio riservato agli autobus è necessario camminare 10 min circa per raggiungere l’ingresso del castello. Il percorso è in leggera salita ma sempre su marciapiede. Quel tratto può essere percorso da chi ha problemi di deambulazione o si muove in sedia a rotelle. Infine, segnaliamo, per chi si sposta in carrozzina, che l’interno del sito è accessibile solo in parte e include solo il piano terra.
Niente stress! La vostra guida Trek in Art si sarà occupato di prenotare in anticipo il vostro turno di visita in accordo con la vostra agenzia o il vostro tour leader.
Le regole di visita del castello di Issogne prevedono che le guide turistiche abbiano un turno di visita ogni ora durante l’orario di apertura del sito. Solitamente le guide turistiche entrano al minuto 30 di ogni ora.
Per regolamento e questioni di sicurezza, l’accesso è consentito ad un massimo di 30 persone per turno di visita. Nel caso di gruppi con più di 30 persone la visita sarà obbligatoriamente organizzata su più turni.
Ogni giro all’interno del maniero dura 1 ora circa (anche se può essere accorciato su richiesta).
Per quanto riguarda i tempi , se siete un gruppo fino a 30 persone dovete prevedere di stare a Issogne circa 1 ora e mezza, tra spostamenti e visita. Per calcolare i tempi dei gruppi oltre le 30 persone aggiungete 1 ora circa (può essere meno su richiesta)per ogni ulteriore turno di visita.
Se la vostra visita finisce in tarda mattinata o è prevista nel primo pomeriggio può essere una buona scelta decidere di fermarsi a mangiare nella zona. Le possibilità di rifocillarsi vicino al Castello di Issogne sono diverse, si va dall’opzione bar/tavola calda al ristorante vero e proprio.
In fase di prenotazione vi daremo tutte le indicazioni e i nostri suggerimenti affinché possiate scegliere la soluzione migliore per voi.
A causa delle particolari caratteristiche architettoniche del sito , la visita del Castello di Issogne è accessibile solo in parte alle persone che hanno la necessità di spostarsi in sedia a rotelle o che hanno difficoltà a fare le scale. In questi casi, tuttavia, è possibile ammirare il profilo esterno del maniero dall’ampio e gradevole parco oltre a visitare il magnifico cortile e gli ambienti del piano terra.
Servizi igienici: Sono situati sul parcheggio riservato alle auto, non lontano dall’ingresso del castello.
Pagamenti: Possibilità di pagare in contanti, bancomat o carta di credito. Se, oltre ai biglietti, vi serve la fattura e avete bisogno di informazioni al riguardo, rivolgetevi direttamente alla biglietteria prima del giorno della visita chiamando il n° (+39) 0125 929373
Amici a 4 zampe: All’interno del monumento è permesso l’accesso agli animali di piccola taglia unicamente se tenuti in braccio o inseriti in un trasportino a mano.
Bar – Caffetteria: Questi servizi non sono presenti all’interno del castello. All’inizio della salita che porta all’ingresso troverete un bar/tavola calda e, nelle immediate vicinanze del castello ci sono altri 2 bar.
Bookshop – Souvenir: Il castello non offre questi servizi. Sul parcheggio, di fronte al castello, c’è un piccolo negozio di souvenir (aperto solo stagionalmente).
Foto e video: È possibile effettuare riprese fotografiche e video, ad uso privato e senza fini di lucro, con dispositivi privi di flash e stativo. Non è permesso l’utilizzo di aste per selfie all’interno del sito.
Visita del castello in inverno e primavera: Il maniero non è riscaldato pertanto vi consigliamo di venire con vestiti caldi e comodi fino a primavera inoltrata.
Zaini e bagagli: Per motivi di sicurezza e di conservazione delle opere d’arte, non è consentito entrare nel castello con zaini, valigie o bagagli ingombrati. Non essendoci armadietti dove lasciarli, chi arriva al castello con questi oggetti dovrà obbligatoriamente lasciarli incustoditi all’ingresso. Il personale non si assume nessuna responsabilità in caso di danno o furto.
Scolaresche
L’ingresso al Castello di Issogne è gratuito per tutti i ragazzi fino a 18 anni compiuti.
Ma le buone notizie non finiscono qui! La gratuità è concessa anche a tutti gli insegnanti e agli accompagnatori di scolaresche.
Le condizioni tariffarie elencate qui sono quelle in vigore dal mese di gennaio 2024. Per altre informazioni su agevolazioni, gratuità o tariffe del Castello di Issogne contattare il numero: (+39) 0125 929373
Se vi muovete in autobus, l’autista dovrà obbligatoriamente seguire le indicazioni e parcheggiare sull’ampio piazzale messo a disposizione per i visitatori del castello. Questo parcheggio è situato a 10 min a piedi dall’ingresso del maniero.
Il parcheggio non è dotato di servizi igienici. Questi sono situati sull’altro parcheggio (quello riservato alle auto) nei pressi dell’entrata del maniero.
A meno di accordi diversi, l’incontro con la guida avviene solitamente nel parcheggio sopra indicato. Da lì, il gruppo verrà accompagnato, a piedi, fino all’ingresso del castello.
Dal parcheggio degli autobus è necessario camminare 10/15 min circa per raggiungere l’ingresso del castello. Il percorso presenta una breve salita nella parte finale, quel tratto può essere impegnativo per chi ha problemi di deambulazione. Infine, segnaliamo che questo percorso può essere faticoso per chi si sposta in carrozzina e che l’interno del sito non è accessibile per chi si sposta in sedia a rotelle.
Niente stress! La vostra guida preferita si sarà occupato di prenotare in anticipo il vostro turno di visita in accordo con l’insegnate referente, la segreteria della scuola o l’agenzia che segue la vostra gita.
Le regole di visita del castello prevedono che le guide turistiche abbiano un turno di visita ogni 30 min durante l’orario di apertura del sito. Solitamente le guide turistiche entrano al min 15 e al min 45 di ogni ora.
Per regolamento e questioni di sicurezza, l’accesso è consentito ad un massimo di 30 persone per turno di visita. Nel caso di gruppi con più di 30 persone la visita sarà obbligatoriamente organizzata su più turni.
Ogni giro all’interno del maniero dura 30 min circa.
Per quanto riguarda i tempi , se siete un gruppo fino a 30 persone dovete prevedere di stare a Fénis circa 1 ora e mezza, tra spostamenti e visita. Per calcolare i tempi dei gruppi oltre le 30 persone aggiungete mezz’ora per ogni ulteriore turno di visita, quindi 2 ore in totale se siete un gruppo che va dalle 30 alle 60 persone, ecc.
Se la vostra visita finisce in tarda mattinata o è prevista nel primo pomeriggio può essere una buona scelta decidere di fermarsi a mangiare nella zona. Le possibilità di rifocillarsi vicino al Castello di Fénis sono diverse, si va dall’opzione picnic al bar/tavola calda o al ristorante vero e proprio.
La scelta di pranzare all’aperto è quella favorita dalle scuole, soprattutto in primavera. Questa opzione permette di ridurre i costi del viaggio e offre ai ragazzi un autentico momento di svago all’aperto con un ampio prato e vari attrezzi per giocare e divertirsi. L’area messa gratuitamente a disposizione dal comune di Fénis si chiama Tsanté de Bouva e offre un’area attrezzata per il picnic con tavoli, servizi igienici e fontanili, un’area coperta con tavoli e panche in caso di pioggia, un distributore per l’acqua e un altro con prodotti a km zero. Accanto all’area, per gli insegnati e gli accompagnatori, c’è il bar/ristorante dell’Hotel Comtes de Challant per un eventuale caffè.
In fase di prenotazione vi daremo tutte le indicazioni e i nostri suggerimenti affinché possiate scegliere la soluzione migliore per voi.
A causa delle particolari caratteristiche architettoniche del sito , la visita del Castello di Fénis non è accessibile alle persone che hanno la necessità di spostarsi in sedia a rotelle. Possono, tuttavia, ammirare il profilo esterno del maniero e raggiungere la piattaforma d’ingresso risalendo, però, un tratto di strada asfaltato piuttosto ripido.
Servizi igienici: Sono situati nelle vecchie scuderie all’interno del castello, perciò accessibili solo una volta pagato il biglietto.
Rimangono sempre a disposizione dei visitatori quelli situati sotto l’ampio parcheggio riservato agli autobus.
Pagamenti: Possibilità di pagare in contanti, bancomat o carta di credito. Se, oltre ai biglietti, vi serve la fattura e avete bisogno di informazioni al riguardo, rivolgetevi direttamente alla biglietteria prima del giorno della visita chiamando il n° (+39) 0165 764263
Amici a 4 zampe: All’interno del monumento è permesso l’accesso agli animali di piccola taglia unicamente se tenuti in braccio o inseriti in un trasportino a mano.
Bookshop – Souvenir: Il castello non offre questi servizi. Il bar/trattoria La Châtelaine situato all’inizio della salita che porta all’ingresso offre un piccolo negozio di souvenir.
Foto e video: È possibile effettuare riprese fotografiche e video, ad uso privato e senza fini di lucro, con dispositivi privi di flash e stativo. Non è permesso l’utilizzo di aste per selfie all’interno del sito.
Visita del castello in inverno e primavera: Il maniero non è riscaldato pertanto vi consigliamo di venire con vestiti caldi e comodi fino a primavera inoltrata.
Zaini e bagagli: Per motivi di sicurezza e di conservazione delle opere d’arte, non è consentito entrare nel castello con zaini o bagagli ingombrati. Non essendoci armadietti dove lasciarli, chi arriva al castello con questi oggetti dovrà obbligatoriamente lasciarli incustoditi all’ingresso. Il personale non si assume nessuna responsabilità in caso di danno o furto.